La Costa Europa sotto scorta

La notizia era vera, la Costa Europa, nave da crociera della flotta Costa Crociere è stata nel mirino dei pirati. Ecco la versione raccontata al quotidiano ILSecoloXIX……. Pescatori o pirati? Nessuno potrà mai dirlo con certezza. Certo è che, quando il comandante della nave da crociera italiana “Costa Europa” ha avvistato, costeggiando il litorale dello Yemen, un gruppo di piccole imbarcazioni avvicinarsi verso lo scafo, non ci ha pensato due volte: ha chiesto ai passeggeri di non uscire dalle cabine e ha domandato l’intervento di una fregata della Marina turca che si trovava in missione nel Golfo di Aden, una delle zone maggiormente infestate dai pirati. Qui – la stima è dell’Onu – nei primi undici mesi dell’anno i predoni somali hanno messo insieme un bottino di oltre 120 milioni di dollari grazie ai riscatti incassati dagli armatori. Il fatto, come ha raccontato al Secolo XIX un crocierista raggiunto telefonicamente ieri sera a Mombasa, è accaduto la scorsa settimana: «Stavamo navigando nei pressi delle coste dello Yemen, dopo essere partiti da Savona e avere effettuato alcune tappe in Egitto e nel Mar Rosso, quando siamo stati avvisati dal comandante della possibilità di un tentativo di attacco da parte dei pirati. Ci siamo immediatamente chiusi nelle nostre cabine, senza capire con esattezza cosa stesse accadendo. Pochi minuti dopo siamo stati avvicinati da una nave militare, si è alzato in volo anche un elicottero, e abbiamo raggiunto sotto scorta un porto yemenita». «È scattata la normale procedura di sicurezza – racconta un membro dell’equipaggio, residente a Savona – C’è stato qualche momento di paura, perché in quella zona gli attacchi di pirati, purtroppo, sono frequenti, anche se riguardano quasi sempre navi mercantili. Ma tutto si è risolto con l’arrivo della nave turca. Arrivati in porto, i nostri ufficiali hanno incontrato i militari italiani della Durand de la Penne, ai quali hanno consegnato una relazione di quanto accaduto». Una versione confermata dall’ufficio stampa di Costa Crociere: «L’allarme a bordo c’è stato, ma parlare di attacco sventato non è corretto. Nessuno, infatti, è stato in grado di capire chi fossero le persone a bordo di quelle imbarcazioni e, soprattutto, quali intenzioni avessero. Oltretutto, quando il comandante ha chiesto ai passeggeri di rientrare in cabina, i “barchini” sospetti si trovavano ad almeno cinquecento metri dalla nostra nave. L’intervento della fregata turca? È stato richiesto per precauzione, considerati i precedenti attacchi a navi cargo in quella zona. Ma non ci risulta che siano stati utilizzati elicotteri. La nave militare ha solamente affiancato la “Costa Europa” per evitare un eventuale avvicinamento di quelli che, forse, erano solo pescatori». A bordo della nave, che può ospitare fino a 1.770 passeggeri oltre ai 636 membri dell’equipaggio, si trovano molti liguri. Fra loro, anche il cappellano, il savonese don Simone Ghersi.