Intervista all’Allievo Commissario Emanuele Becchia

La parola “equipaggio” viene comunemente usata per indicare chi lavora a bordo di un veicolo. In questo specifico caso, per ovvie ragioni, facciamo riferimento a chi lavora a bordo di una nave.
L’equipaggio che lavora a bordo di un’imbarcazione è specializzato in precisi ambiti e ogni singolo componente ricopre un determinato ruolo. A bordo delle navi passeggeri si trovano dei sub-equipaggi, che sono presidiati da un commissario di bordo, a capo di una distinta unità operativa alberghiera. L’organizzazione della nave prevede una gerarchia e tra le varie figure troviamo anche quella dell’allievo commissario.
Di cosa si occupa un allievo commissario?

Scopriamo questa professione grazie all’intervista che mi è stata concessa da Emanuele Becchia, anche lui redattore di “Pazzo per il Mare”, ma principalmente allievo commissario, imbarcato in questo periodo a bordo del Moby Drea, traghetto della compagnia Moby Lines.

Emanuele Becchia

  • Emanuele, come hai iniziato il tuo percorso?

Come ho iniziato? Bella domanda. Dopo il Diploma di Liceo Scientifico, smarrito nell’indecisione su quale strada intraprendere, ma con l’unica sicurezza di voler lavorare a bordo delle navi passeggeri, ho deciso di iscrivermi all’Università, dove tre anni dopo mi sono laureato in Economia e Management del Turismo. Considero l’esperienza universitaria come uno dei periodi di radicale cambiamento per me. Non solo a livello formativo, ma anche mentale.

Il mio modo di pensare, a fine percorso, aveva subito così tante modifiche che io stesso non ricordavo come fosse prima di iniziare. Iniziai allora ad approcciarmi al mondo dei blog specializzati nel settore navale, tanto da crearne uno io stesso. Iniziai così a farmi strada in quel mondo impervio, finché non iniziai a vedere di fronte a me le prime opportunità. Nel 2014 partecipai con la mia tesi al Premio di Laurea bandito da Risposte Turismo in occasione dell’Italian Cruise Day a Napoli, arrivando fra i primi cinque classificati. Il nuovo approccio al lavoro e la voglia di crescere a livello professionale e personale, mi diedero quella giusta spinta per intraprendere, a poche settimane dalla laurea, un nuovo percorso formativo di specializzazione in Progettazione e Pianificazione di Piani di Sviluppo Turistico.

È durante il corso che ho raggiunto la consapevolezza che il momento di farmi avanti nel mondo del lavoro, al quale tanto ambivo, era arrivato. Dopo una ragionata scelta decisi di tuffarmi nel mondo dell’Hotel Management on Board. E così, a poche settimane dalla fine del corso, ricevetti la tanto attesa telefonata di selezione per un periodo di training a bordo delle navi Moby.

  • Quali sono state le tue impressioni la prima volta che sei salito a bordo?

Appena salito a bordo ho capito subito di aver fatto la scelta giusta. Era il lavoro per me, tanto cercato e desiderato. Era il primo step di quella che avrei voluto diventasse la mia carriera. Con due insegnanti d’eccezione, il Commissario e l’Allievo, ho trascorso giorni di puro apprendimento. Ancora oggi, i consigli e le dritte ricevute, mi indirizzano costantemente nella quotidianità lavorativa a bordo. A primo impatto emerge che la nave è una grande industria volta alla creazione di un prodotto attento e mirato al soddisfacimento del cliente. E io volevo con tutto me stesso farne parte.

Non è sicuramente un lavoro facile: tanti mesi lontano da casa e costante immersione nel lavoro, lo rendono così particolare da non riuscire a identificarlo a fondo finché non lo si vive. Non è solo una professione, è una scelta!
A distanza di qualche settimana sono stato convocato per un colloquio di lavoro negli uffici societari. Di lì a poco è iniziata la mia avventura e oggi posso dire di provare la stessa voglia di salire a bordo che provai il primo giorno di quel “miracoloso” training.

  • Quali sono le mansioni principali di un Allievo Commissario?

L’Allievo Commissario, attuale Assistente Commissario, è colui che presidia la Reception. La sua funzione primaria è l’accoglienza del cliente e la sua completa assistenza e assegnazione, nonché pianificazione, della sistemazione prenotata o la sua eventuale vendita a bordo. Si occupa, inoltre, della tenuta della contabilità dei locali 12992253_10207155207132956_1549496696_ncommerciali, della gestione delle documentazioni equipaggio per ogni imbarco e sbarco, di competenza della sezione di camera e cucina, gestione buoni di lavoro, registrazione carichi e scarichi lavanderia cabine ed equipaggio, annunci di bordo ecc. Le sue mansioni accessorie sono innumerevoli e, come si può facilmente immaginare, aumentano all’aumentare dei passeggeri.

Fondamentale, non solo perché rientra nello svolgimento delle sue attività, ma soprattutto per formazione professionale, è il suo ruolo di assistenza al Commissario nelle sue mansioni. Personalmente penso che, per diventare un buon Allievo, la profonda conoscenza del passeggero: capire di cosa ha bisogno ancor prima che lo chieda, comprendere a fondo le sue necessità, creare empatia e mostrare sempre gentilezza e professionalità.

  • Come si svolge la giornata tipo di un Allievo Commissario?

La giornata tipo dell’Allievo Commissario varia a seconda della nave assegnata e del periodo dell’anno. Durante l’alta stagione il lavoro è molto più frenetico rispetto all’inverno; la quantità di passeggeri trasportati e la frequenza delle corse giornaliere comportano una mole di lavoro che si necessita di due Allievi per quasi tutte le navi della flotta. La sveglia suona sempre molto presto; questo è sicuramente uno degli aspetti dell’Allievo che non cambia mai. Tendenzialmente la giornata inizia con il primo sbarco dei passeggeri e, se prevista la corsa diurna, con l’imbarco dei nuovi ospiti.

Durante la traversata l’Allievo presidia costantemente la Reception e svolge tutti quei compiti di registrazione dati e archiviazione documenti. La collaborazione con il personale di camera addetto alle cabine è essenziale: è il loro duro lavoro che permette la soddisfazione di qualsiasi necessità del passeggero. Il Primo Cameriere è colui che coordina gran parte dell’equipaggio di camera; è a questa figura che ci si rivolge per tutto ciò che riguarda la gestione delle cabine e dei materiali e prodotti consegnati in nave.

Una volta conclusa la sua giornata lavorativa, l’Allievo passa le consegne al notturno, suo stretto collaboratore che si occuperà dell’assistenza al passeggero durante l’intera nottata. L’Ufficio di bordo non dorme mai.

  • Quanto tempo durano gli imbarchi?

Potrei sembrare ripetitivo, ma anche in questo caso la mia risposta è “dipende”. Il lavoro dell’Allievo si concentra principalmente nella stagione estiva, caratterizzata da periodi di imbarco abbastanza lunghi, 5 mesi circa (vale sempre il “dipende dalla nave”). Durante l’inverno, invece, la quantità di traghetti operativi porta a una conseguente riduzione del periodo d’imbarco. La tendenza turistica nei collegamenti da/per la Sardegna fa pensare che nei prossimi anni ci potremo trovare di fronte a un prolungamento dei traffici stagionali, quindi quasi sicuramente a un periodo di alta stagione nettamente più lungo. La frenesia estiva, per quanto riguarda il mio lavoro, è sicuramente una delle più grandi maestre, quindi se la sua propensione è la crescita, non posso che esserne felice.

  •  Gerarchia di bordo. Nella scala, chi viene prima dell’Allievo e chi dopo?

La carriera del Commissario di bordo si articola in 5 fasi. Il primo step è quello dell’Allievo (attuale Assistente) Commissario, seguito da Terzo Commissario, Secondo Commissario, Primo Commissario e Capo Commissario (o Hotel Manager). Prima di procedere con la descrizione delle figure è necessario distinguere la carriera da Hotel Manager a bordo dei traghetti da quella a bordo delle navi da crociera. A bordo dei traghetti, quindi nel caso che mi riguarda più da vicino, il passaggio di grado più particolareggiato avviene tra l’Allievo e il Terzo Commissario. È in questo caso che ci troviamo di fronte a una completa modifica delle funzioni svolte a bordo. Infatti, nei successivi passaggi di grado, non avremo un cambiamento delle mansioni, ma un passaggio di merito e di riconoscimento dello stesso.

A bordo delle navi da crociera, invece, ognuna di queste figure ha dei compiti ben distinti e ad ogni passaggio di grado le funzioni da svolgere saranno differenti. Inoltre nella carriera crocieristica, il Commissario si occupa di un unico ramo dell’hotel management di bordo. Ad esempio, colui che si occupa del reparto Food & Beverage non si occuperà della gestione dell’ospitalità del passeggero, come non si occuperà del reparto amministrativo.

A bordo dei traghetti, invece, tutte queste figure si concentrano in un unico Commissario di bordo che si occuperà della gestione del personale di camera e cucina, del rispetto delle norme Haccp, della gestione e supervisione dei bar e dei locali di ristorazione, del controllo delle aree passeggeri, delle ispezioni quotidiane e periodiche, della gestione dell’accoglienza del passeggero ecc.

È proprio per questo che per poter essere promossi da Allievo a Terzo Commissario possono volerci tanti anni: perché il ruolo che si andrà a ricoprire necessita di una conoscenza globale dell’hotel management di bordo e di una dinamicità tale da poterlo gestire in tutte le sue forme e particolarità.

  • Quali sono le difficoltà legate al tuo lavoro?

È considerato parte fondamentale del lavoro dell’Allievo ma, allo stesso tempo, è la parte più delicata: la gestione del passeggero. I passeggeri che viaggiano sui traghetti appartengono a numerosissime categorie differenti di clientela: la difficoltà più grande è naturalmente quella di soddisfarli tutti, nonostante ognuno di loro abbia necessità completamente diverse. Quindi oserei dire che, anziché chiamarla difficoltà, possiamo chiamarla sfida.

  • Quali sono le soddisfazioni personali riguardo il tuo lavoro?

Sono molto soddisfatto del mio lavoro; mi piace e mi gratifica. L’ho tanto desiderato e ora che l’ho ottenuto voglio viverlo appieno. Le soddisfazioni possono arrivare dal passeggero che ti ringrazia per il servizio ricevuto, da un membro dell’equipaggio che ti ringrazia per un aiuto, dal Commissario che ti gratifica per il tuo lavoro. In tutti e tre i casi, posso assicurare che durante il periodo estivo, dopo tanti mesi a bordo, anche un semplice “grazie” o un banalissimo “bravo” possono cambiarti la giornata e farti affrontare il lavoro con molta più carica e soddisfazione personale.

  • Ti piace il tuo lavoro? Lo consiglieresti? A chi lo consiglieresti?

Amo il mio lavoro! Mi piace farlo e soprattutto mi piace imparare tutto quel che posso imparare. E naturalmente, quando fai un lavoro che apprezzi, riesci ad affrontare tutte le sue sfaccettature.
Lo consiglierei… “a tutti”! Consiglierei questo lavoro a chi ha una reale voglia di mettersi in gioco, a chi ha l’umiltà di imparare e l’ambizione di crescere. A chi conosce ma non si sente arrivato, perché mai come in questo tipo di carriera, vige la regola del “non si smette mai di imparare”.

A chi vuole essere leader e non boss, perché non è il comando a vincere, ma la collaborazione. A chi ha rispetto per i gradi superiori, per i colleghi, ma ancor di più per i subordinati. Perché a bordo, come a terra, prima di essere Commissari, Comandanti, Piccoli di camera, Mozzi, Camerieri, Allievi, siamo tutti persone che, se portano rispetto, meritano di essere rispettate.
Consiglierei il mio lavoro a chi, dopo averlo tanto desiderato, voglia impiegare tutte le sue energie per, in futuro, farne un capolavoro.

“Non chi comincia, ma quel che persevera”