OCEAN DREAM AL TAGLIO

In questo terribile 2020 caratterizzato dalla pandemia di Covid-19, oltre a perdere molte vite umane abbiamo perso anche diverse navi da crociera.

Oggi è la volta di OCEAN DREAM, la sua ultima destinazione sarà la triste e nota spiaggia indiana di Alang, luogo dove vengono demolite le navi obsolete.

Noi italiani la ricorderemo come Costa Tropicale nelle sue crociere nel Mediterraneo, stazza lorda di circa 36mila tonnellate, otto ponti, lunga 201 metri e dotata di 499 cabine e 12 bellissime suites con balcone situate a prua, per un totale di circa 1400 passeggeri.

Fino ad oggi OCEAN DREAM è stata lo strumento utilizzato da Peace Boat, un’organizzazione internazionale non governativa senza fini di lucro basata in Giappone che lavora per promuovere la pace, i diritti umani, lo sviluppo equo e sostenibile e il rispetto per l’ambiente.

La storia

Nella sua lunga carriera, iniziata con i colori ed il primo fumaiolo con le pinne di Carnival Cruise Line nel 1982 ha assunto vari colori. Dall’anno 2000 lavorerà con i colori di Costa Crociere ed assumerà il nome di Costa Tropicale, nel 2005 assume il nome di Pacific Star ed i colori della flotta di P&O Australia.

Nel 2008 viene  acquistata da Pullmantur, dopo una ristrutturazione a Singapore, ha iniziato a navigare assumendo il suo ultimo nome, Ocean Dream. Infine, nel 2012 ha sostituito la bellissima nave old style “Oceanic” nell’organizzazione non governativa PeaceBoat, senza cambiare nome. 

Come anticipato qualche settimana addietro, la prossima PeaceBoat sarà l’attuale Sun Princess di Princess Cruises, recentemente ceduta all’organizzazione nipponica.

Reportage: Per chi non avesse avuto la possibilità di potervi salire a bordo, vi rimandiamo al nostro reportage del 2017, per un ultimo sguardo a questa unità.