LUISA TAVILLA,ALLIEVO UFFICIALE DI COPERTA “CARONTE & TOURIST”

INTRO: Luisa Tavilla, 24 anni, Allievo Ufficiale di Coperta precisa ed affascinante come lo splendido orologio che sovrasta il duomo della sua Messina.

100% made in Sicilia, orgogliosa e gagliarda abitante dello stretto di mare tra i più trafficati d’Italia, non si tratta di una “Fata Morgana”,  con professionalità svolge il suo lavoro di marittimo.

CONOSCIAMO LUISA TAVILLA, RACCONTACI DI TE?

Orgogliosa di essere nata e cresciuta in una delle città di mare tra le più belle, sono una persona  estremamente attaccata alle mie radici, di questo ne sono molto fiera, il nascere in questo lembo di terra mi ha fatto naturalmente amare e vivere per il mare. Mi considero una persona estremamente determinata nelle scelte che faccio come quando scelsi di iscrivermi all’Istituto Tecnico Nautico di Messina, ignorando chiunque mi dicesse di quanto fosse difficile la carriera da marittimo. Nonostante tutto, la mia famiglia mi ha sempre appoggiata nelle scelte e nelle mie aspirazioni, oggi sono sempre lì pronti a sostenermi.

QUALI MOTIVAZIONI TI HANNO SPINTA AD INTRAPRENDERE QUESTA CARRIERA?

Devo ringraziare i miei due Nonni che fin dalla tenera età mi hanno fatto amare e rispettare il mare in tutte le sue sfaccettature.. Il nonno materno era un vero e proprio lupo di mare, con lui ho imparato a pescare… Il nonno paterno lavorava a bordo delle navi, così fin da piccola ho iniziato ad ammirare e scoprire queste enormi navi che navigavano. Sono stati loro due a farmi capire fin da piccola di voler lavorare a bordo delle navi con l’obbiettivo di diventare un giorno Comandante.

IL PRIMO GIORNO DI LAVORO A BORDO, QUALI SENSAZIONI, RICORDI?

Ricordo ancora il primo giorno d’imbarco, ero molto emozionata ma allo stesso tempo avevo una paura matta di commettere degli sbagli e non riuscire nel mio lavoro. Era la prima volta che mi allontanavo da casa, dalla mia famiglia, nonostante imbarcassi a Salerno e pur sapendo di non essere così lontana da loro per me era la prima volta che facevo le valigie e intraprendevo un percorso da sola. Sono imbarcata a bordo del traghetto Cartour Delta,  ho subito avuto modo di poter familiarizzare con la nave e conoscere l’equipaggio con cui avrei trascorso i successivi mesi. I primi giorni sono stati abbastanza tosti perché beccammo cattivo tempo, un evento particolare che  non mi era stato insegnato a scuola. Nonostante il cattivo tempo iniziai a capire che questa era la strada che volevo intraprendere e così imparai ad apprezzare situazioni simili come un modo per crescere professionalmente.

SCOPRIAMO COME SI SVOLGE LA TUA GIORNATA “TIPO” A BORDO?

Dipende.. i turni di lavoro variano in base alla nave su cui mi trovo e alla turistica che adottiamo. Mi ritrovo a fare turni di otto ore, quindi posso trovarmi a fare una mattina/pomeriggio o semplicemente una notte. Sono molto orgogliosa di poter lavorare a bordo delle navi traghetto e poter curare l’aspetto della sicurezza dei passeggeri che vi transitano a bordo, avendo a disposizione tecnologie avanzate e colleghi che mi affiancano insegnandomi ogni giorno .Tengo molto alla preparazione e all’ordine, sia per quanto riguarda il lavoro e sia per la divisa.

QUANDO SI PENSA AL “MONDO NAVE” SI PENSA SEMPRE A UN AMBIENTE PRETTAMENTE MASCHILE, SECONDO LA TUA PERSONALE ESPERIENZA, COME È PER UNA DONNA LAVORARE A BORDO?

Purtroppo ancora oggi si hanno molte perplessità nell’avere a bordo una presenza femminile. Sicuramente nelle navi da crociera la presenza di donne in vari ruoli è maggiore per la varietà di figure a bordo, ma per quanto riguarda le navi traghetto la presenza di una donna è nettamente inferiore. Sono stata fortunata a lavorare per una compagnia che si batte per la presenza femminile e la parità di genere a bordo, personalmente non ho mai avuto problemi nel mostrare il mio impegno, ho sempre dato il massimo dimostrando che posso essere uguale se non migliore dei miei colleghi uomini.

DOVE SARÀ LUISA TRA 10 ANNI?

Tra dieci anni ? Sicuramente vedrò realizzare il mio sogno di poter prendere il comando di una delle navi qui sullo stretto di Messina e poter dire finalmente a quella bimba che sognava di lavorare sulle navi che ce la fatta a realizzare il suo più grande sogno. E magari chissà, responsabile Sicurezza…

Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio.. chi è capace di farlo alla fine vincerà.. ed io credo che posso ottenere tutto ciò che desidero basta solo impegnarsi e volerlo davvero. E magari con l’esperienza acquisita aiutare giovani donne come me ad intraprende questo percorso che sembra cosi difficile, ma che in realtà non lo è.