Virgin, l’avventura nel mondo Cruise potrebbe iniziare da Fincantieri

Nuove news dal nuovo mondo di Virgin Cruise. Come scrive il quotidiano ligure il Secolo XIX,  l’avventura di Richard Branson, fondatore del gruppo Virgin, nel mondo delle crociere sta ufficialmente per avere inizio. Dopo avere annunciato, nei mesi scorsi, l’avvio delle trattative con «cantieri navali italiani e tedeschi» per la realizzazione delle prime navi (a capo della nuova compagnia è stato ingaggiato Tom McAlpine, ex presidente di Disney Cruise Line con un passato in Royal Caribbean) il magnate britannico pare avere individuato in Fincantieri l’azienda alla quale affidare il battesimo della sua nuova attività.

Secondo due diverse fonti contattate dal Secolo XIX, Virgin Cruises e il gruppo guidato da Giuseppe Bono starebbero per chiudere un contratto, il cui valore non è ancora noto, per la realizzazione di due navi da crociera.Per Fincantieri si tratterebbe di una clamorosa affermazione sulla concorrenza di Meyer Werft, ottenuta, secondo le stesse fonti, grazie a condizioni economiche decisamente migliori del cantiere tedesco.

Vale la pena ricordare che i cantieri Meyer Werft, in seguito all’annuncio di Branson del lancio di Virgin Cruises, erano stati indicati come «nettamente favoriti» da molti analisti.

L’investimento ipotizzato dallo stesso Branson, all’epoca, era di 1,6 miliardi di euro. Difficile ipotizzare dove saranno realizzate le due navi griffate Virgin:considerato che avranno una stazza di circa 170.000 tonnellate, la destinazione naturale sembrerebbe essere Monfalcone, stabilimento già “full” dopo il mega-ordine di Carnival.

L’ipotesi Sestri Ponente, riportata da una delle due fonti ascoltate dal Secolo XIX, sarebbe valida solo nel caso in cui Fincantieri decidesse di procedere per tronconi: lo stabilimento genovese non è in grado, oggi, di realizzare navi di quella stazza, a conferma di quanto sia serio attualmente il problema degli slot liberi sul mercato europeo. Fincantieri non ha commentato la notizia: un atteggiamento comprensibile per una società quotata in Borsa.

Mercoledì scorso l’a.d. Giuseppe Bono, al termine di un incontro con il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, aveva parlato di «ottime possibilità di sviluppo» per Fincantieri e di «concreta possibilità di assicurare ai cantieri del gruppo» presenti in Liguria «lavoro di grande qualità per i prossimi 7/8 anni». L’impegno di Fincantieri «avrà un duplice effetto positivo: da un lato comporterà un significativo incremento dell’occupazione diretta nei siti liguri» che «considerando gli interni e gli esterni» impegnerà «oltre 10 mila lavoratori nei cantieri di Riva Trigoso-Muggiano e Sestri Ponente».