The Last Ship: I primi episodi – Recensione

Tornano le recensioni cinematografiche e letterarie di Stefano Mosca… Ecco le prime considerazioni su the Last Ship!

Detto che la storia di base sa di scontato e già visto milioni di volte; l’America infettata e devastata è una visione apocalittica impressa nei nostri occhi e ricordi dai tempi che furono, devo dire che qui si va oltre il virus stesso. S’intrecciano storie e inganni, segreti e poi c’è il mare aperto davanti che fa da padrone. Un’americanata solita ma con l’aggiunta di una trama interessante, almeno per questi primi due episodi, che prende piede.

Già che l’80% della popolazione sia morta è un buon segno perché in questi film di pandemie alla fine muoiono solo poche persone e i protagonisti sempre salvi, quindi siamo già su qualcosa di diverso. Il cacciatorpediniere infatti è visto come una delle pochissime zone al mondo dove il virus non è arrivato ed è per questo che il comandante cerca di starci il più a lungo possibile. I personaggi sono interessanti, certo di loro conosco ben poco ma direi che hanno creato una bella atmosfera di mistero intorno a ognuno di loro.

La fotografia è tipica dei film del genere e gli effetti speciale, pur essendo una serie tv, sono ben fatti. Le scene in aperto oceano sono avvincenti. La serie è basata sull’omonimo romando di William Brinkley. Gli episodi per questa prima stagione sono 10. Produttore esecutivo Michael Bay.

Spoiler Alert! Le recensioni dei primi due episodi può contenere spoiler… Clicca sul numero della puntata a tua discrezione!

Episodio 1
In Egitto si diffonde uno strano virus tra le persone. Giorni in incubazione 3/5 per poi portare alla morte. Si diffonde via aerea e ha colpito già l’80% della popolazione mondiale. La biologa Rachel Scott e il suo secondo Mike Slattery s’imbarcano sul USS Nathan James, un cacciatorpediniere lanciamissili della Marina degli Stati Uniti con il comandante Tom Chandler. Si cerca il ceppo originario del virus i cui portatori sono le anatre artiche. Seguono scontri sulla verità tra la biologa e il comandante che scopre solo più avanti dell’esistenza del virus e della cura che Rachel Scott sta cercando, inoltre a causa dei collegamenti radiofonici segreti della biologa col suo laboratorio americano il cacciabombardiere viene localizzato dai russi che mirano alla cura. Ne segue uno scontro in aperto oceano. Intanto si scopre che Mike Slattery ha contatti esterni e tenterà di rallentare la missione.
Episodio 2
Causa mancanze di carburante e attrezzi medici utili alla composizione della cura, l’equipaggio decide di scendere a Guantanamo dove crede di trovare solo prigionieri morti ma è sulla terra ferma che scoprono, grazie all’aiuto di un prigioniero, altri ribelli che tenteranno di ucciderli. Dopo la vittoria dello scontro l’equipaggio farà rifornimento per fare rotta verso gli Stati Uniti. Ma sarà durante il viaggio che il comandante Chandler cambierà idea, convinto che l’America sia solo un enorme cimitero. Cambiata rotta vengono intercettati da una nave Inglese che cerca aiuto, sarà solo dopo l’avvicinamento che scopriranno essere proprio i russi.