Costa Concordia; "la nave deve essere portata a Civitavecchia"

Lunedì 6 agosto lo stabilimento Fincantieri di Ancona  inizierà‘  la produzione di 8 delle 30 casse in acciaio necessarie a rimettere in galleggiamento il relitto della Costa Concordia.
Per recuperare la nave, parzialmente affondata e arenata davanti all’Isola del Giglio, Ancona realizzera’ casse di zavorra: una volta messa in sicurezza la Concordia, i cassoni verranno installati sul lato emerso dello scafo e riempiti d’acqua gradualmente per agevolarne il raddrizzamento, effettuato tramite martinetti fissati alla piattaforma subacquea di appoggio. Quando la nave sara’ stata raddrizzata, altri cassoni pieni d’acqua saranno installati anche sul lato opposto.

La prima tranche


Una prima tranche di casse deve essere consegnata per meta’ ottobre e dunque per alcuni degli operai in cassa integrazione dello stabilimento si profila un rientro al lavoro. Tra questa commessa e la reinternalizzazione di parte dei lavori di allestimento della nave da crociera per la Compagnie du Ponant, rientreranno in produzione circa 150 operai. Fino a ottobre-novembre, nel cantiere ci potrebbe essere lavoro per circa 500 dei 560 addetti del sito.


Mentre è viva l’organizzazione per il recupero della nave, per molti sorge una domanda spontanea: Dove portare il relitto della Costa Concordia?

“Al porto di Civitavecchia, dove potremmo realizzare un grande bacino di carenaggio e creare lavoro per migliaia di persone per circa un anno”. 

A lanciare l’idea è stato il presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti, nel corso dell’incontro organizzato dal sindaco Pietro Tidei per mettere a punto 100 progetti per lo sviluppo della città.

“Il bacino di carenaggio – spiega Pasqualino Monti -, una volta smantellata la Concordia, verrebbe utilizzato come cantiere adibito alla manutenzione delle grandi navi, creando così occupazione stabile per centinaia di addetti”. “Sarebbe una straordinaria occasione di per il porto e il territorio – ha concluso Monti – che riceverebbe nuovo impulso per la ripresa economica e occupazionale”. 

L’idea di trasportare il relitto della Concordia a Civitavecchia era stata già presentata dalla Costa Crociere nei mesi successivi al naufragio, ma subito bocciata dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che rivendico l’incarico per un porto toscano.  Comunque per saperlo, passerà l’estate, la decisione definitiva è attesa per settembre.