Tirrenia, “la guerra dei Roses” continua

Che gli animi fossero infuocati negli uffici della CIN-Tirrenia durante il mese di luglio, non solo per il caldo estivo, è risaputo.
Tuttavia ora siamo in autunno e negli ultimi giorni la situazione è ancora calda per certi versi, continuano le tensioni tra azionisti e management di Tirrenia-Cin la quale ricordiamo risulta oggi così costituita: Moby (40%), Clessidra (35%), Gruppo Investimenti Portuali (15%) e Shipping Investments (10%).
Pochi giorni fa il consiglio di amministrazione della compagnia ha rinnovato la propria fiducia all’attuale Amministratore Delegato e Presidente Ettore Morace, questa decisione pare non sia andata a genio ad uno dei soci di spicco della nuova compagnia:Vincenzo Onorato.
Dopo questo infuocato consiglio di amministrazione è apparsa sul sito Positanonews.it la seguente lettera:

Ai marittimi di Tirrenia.
Amici, oggi ho convocato l’Assemblea dei Soci di Tirrenia per chiedere la rimozione dell’Amministratore Delegato, il Signor Ettore Morace. Ho acquisito, ormai più di un anno fa, il 40% di C.I.N. con un patto condiviso e firmato con gli altri soci, per unirla alla Moby. L’Antitrust ha accettato questo patto imponendo a Moby grandi limitazioni come quella di abbandonare, per esempio, la linea Genova – Porto Torres. Niente di tutto ciò è avvenuto, mettendo, in prospettiva, in grande difficoltà la vostra occupazione.

I risultati economici di Tirrenia diffusi dall’A.D. ai giornali sono falsi: Tirrenia, a fine anno, vedrà il suo indebitamento peggiorato di almeno 50 milioni di euro rispetto al piano consegnato alla banche e così tutti gli impegni con gli istituti bancari creditori salteranno, con conseguenze che oggi sono facili da immaginare. L’ A.D. di Tirrenia guadagna più di mezzo milione di euro l’anno e sta dando consulenze milionarie a parenti stretti e amici. Come se non bastasse ha persino venduto la sua Maserati a Tirrenia mentre il vostro contratto aspetta sempre di essere rinnovato.

I primi dieci top manager di Tirrenia costano circa tre milioni di euro l’anno, mentre regolarizzare la posizione contrattuale di centinaia di marittimi di Tirrenia costerebbe probabilmente meno. Io denuncio questa vergogna: marittimi sono quelli di Moby e marittimi sono quelli di Tirrenia, tutti, come me, figli del mare e del nostro Sud. Mi sono offerto di ricomprare le quote del fondo Clessidra, impegnando tutte le mie risorse personali, offrendo loro un guadagno.

La Flotta e l’occupazione devono vivere ed io offro la garanzia di fare questo lavoro da quattro generazioni, rischiando con le mie tasche. Lavorerò con Voi ad un euro l’anno, ma questa Vergogna deve finire! Se gli altri soci confermassero Morace in assemblea potrò procedere alla denuncia dell’A.D. presso la Magistratura ordinaria.

Vincenzo Onorato

Vedremo in futuro come andrà a finire questa “guerra dei Roses” tutta interna…