“Cine-Mare” Lo Squalo | la nostra recensione

Lo Squalo

Steven Spielberg – 1975

L’inquietudine e il batticuore vengono serviti freschi al pubblico che, piano piano, si avvia ad un’agitazione costante e duratura, fino al culmine della storia che vede la morte dello squalo ma anche dei più deboli di cuore. Può un film, che racconta la storia di uno squalo, suscitare tali emozioni? Assolutamente sì, se a dirigerlo è un giovane Steven Spielberg che, nonostante muova i suoi primi passi nel mondo del cinema, conosce già bene i gusti del pubblico.

Lo Squalo è destinato a diventare un capolavoro del cinema americano, pilastro delle più assolute fobie dell’essere umano ed apice della pura paura; perché lo squalo si aggira di notte e di giorno, inosservato e incontrastato dagli esseri umani, destinati a diventare la sua preda preferita, destinati a lottare, a perdere vite, a non dormire più di notte e ad inventarsi uno stratagemma per mettere fine a quell’orrore. E quella musica che, a volte, si teme di più della visione stessa dell’animale.

lo squalo jaes locandina poster ita

Cosa resta di questo film dopo la morte dello squalo? La voglia di non volerlo più vedere perché ormai lo squalo è realtà, è possibilità e non più finzione, è allarme, turbamento, quel sentimento di angoscia che ti resta e che riaffiora soprattutto quando ci si trova in alto mare.

Dovute curiosità

Forse Lo Squalo è il film cult di questa nostra Rubrica e per questo merita un’attenzione più dettagliata.

  • Lo squalo ha dato il via alla distribuzione dei film nel periodo estivo, mai fatto precedentemente.
  • Furono realizzati 3 squali meccanici, ai quali fu dato il nome di Bruce, che, a causa dell’acqua salata, si corrosero facilmente.
  • Fu realizzato un quarto squalo meccanico e posto all’ingresso del parco divertimento Universal Studios fino al 1990, quando fu rimosso e gettato in una discarica. Venne ritrovato nel 2010.
  • La musica inquietante, realizzata da John Williams, è composta semplicemente da due note, MI e FA e quando venne proposta a Steven Spielberg, questi si fece una risata credendolo uno scherzo. Ammise dopo il successo del film che quella musica contribuì, e non poco, al successo dell’intero film. La musica ripetitiva è stata associata al battito cardiaco dello squalo che parte lentamente per poi accelerare al momento dell’attacco; oppure si pensa al movimento della coda.
  • La scena della testa mozzata ritrovata nello scafo fu aggiunta successivamente per creare più agitazione nel pubblico e fu finanziata dallo stesso Spielberg perché gli Universal Studios negarono il finanziamento.
  • I successivi Lo Squalo 2, Lo Squalo 3-D e Lo Squalo 4 – La vendetta, ebbero un successo ridimensionato rispetto al primo capitolo che resta il migliore in tutti i sensi.
Recensione a cura di Stefano Mosca per la Rubrica “Cine-Mare”