Il caso "Deiulemar"

Deiulemar. Difficile da ricordare quanto da scrivere, comunque non si tratta né di un nome in codice né del nome di qualcosa di strano, ma semplicemente è il nome di una compagnia di navigazione campana che trasporta carichi secchi alla rinfusa e carichi liquidi, per voler essere più precisi di Torre del Greco in provincia di Napoli.

Vorrei sottolineare che si parla di una compagnia di navigazione solida che svolge la sua attività dal 1970 con navi di proprietà ed altre navi a noleggio, più avanti si capirà il perchè di questa affermazione.
Balzata di recente agli onori della cronaca non per un incidente (per fortuna) ma per un buco nel bilancio di molti milioni di euro, fin qui tutto apparentemente normale visto il periodo di crisi globale che ha colpito il settore navale, che potrebbe mandare in rosso molte famiglie, voci dicono che sono coinvolte circa 12000 famiglie.

Sicuramente vi starete domandando cosa centrano 12000 famiglie o forse meglio utilizzare il termine risparmiatori con un buco milionario di bilancio di una società di navigazione?
Il discorso è abbastanza complesso poiché coinvolge vari argomenti però in modo semplice e diretto cercherò di spiegare cosa ha portato i risparmiatori ad allarmarsi.
Purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista, sono finiti i tempi in cui si conservavano i soldi sotto la mattonella o nel proprio materasso, oggi ci sono metodi o sistemi molto più sicuri per depositare o conservare i propri soldi come quello di affidarli ad un Istituto di credito.

Tuttavia ci sono anche persone che non si limitano o accontentano di un semplice deposito in un luogo sicuro ma vogliono anche guadagnare un qualcosa dai loro risparmi.
Tra le varie e numerose forme di investimento oggi presenti ci sono le Obbligazioni Bancarie che tutti noi abbiamo sentito nominare molte volte.
Le obbligazioni bancarie sono strumenti d’investimento emessi dagli Istituti bancari che permettono di ottenere un rendimento in base ai tassi d’interesse.
Investire in tali obbligazioni significa, sinteticamente, scegliere uno strumento finanziario che alla scadenza [Obbligazioni riguardano investimenti a medio e lungo termine], ci riconosce il rimborso del suo valore nominale oltre ad un rendimento legato agli interessi maturati o all’andamento dell’inflazione (le due modalità sono decise al momento della loro sottoscrizione).

Ritornando alla DEIULEMAR è successo che negli anni era abitudine proporre attraverso il cosiddetto sistema dei “carati” delle obbligazioni che alla scadenza rendevano di più rispetto alle obbligazioni di mercato.
I “carati” sono, come riporta il codice della navigazione all’Art. 258 – Quote di comproprietà

1. Le quote di partecipazione nella proprietà della nave sono espresse in carati.
2. I carati sono ventiquattro e sono divisibili in frazioni.

Non vorrei dilungarmi troppo sui “carati” però mi hanno detto che tra i risparmiatori o caratisti era abitudine in tutti questi anni, vantarsi su quanti carati-obbligazioni si erano acquistati.
La settimana scorsa un caratista\risparmiatore particolarmente preoccupato dalle continue voci circa un presunto buco milionario nel bilancio della società di navigazione ha sporto una denuncia e richiesto l’intervento della Guardia di Finanza, cui poi sono seguiti tutt’ora in corso accertamenti giudiziari nonché indagine della Consob (che ha come obiettivi la tutela degli investitori, l’efficienza, la trasparenza e lo sviluppo del mercato mobiliare. ) per vederci chiaro su questa situazione che potrebbe coinvolgere più di 12000 risparmiatori.

Secondo alcuni rumors, accanto alle obbligazioni regolarmente dichiarate e vendute ve ne sarebbero delle non meglio quantificate obbligazioni fantasma, alla giustizia l’ardua sentenza…a noi la speranza che tutto si risolva serenamente.
A margine di tutta questa situazione tuttavia ci terrei a sottolineare l’atteggiamento disponibile della proprietà, che con note sul proprio sito e rassicurazioni a mezzo stampa si è subito attivata per tranquillizzare i risparmiatori al punto da mettere a disposizione propri beni immobiliari, tra cui spicca il bellissimo Palazzo d’Avalos del Vasto [è un palazzo monumentale di Napoli ubicato in via dei Mille] per rimborsare le obbligazioni sottoscritte.

Mirko
Pazzoperilmare.com