Finnlines ha allungato la prima nave

L’armatore finlandese Finnlines, controllato da Grimaldi Lines, ha ricevuto in consegna dal cantiere navale Remontowa di Danzica, in Polonia la prima unità allungata dei suoi traghetti tipo FINNPULP. Il progetto di allungamento rientra nel piano di investimenti da circa 70 milioni di euro per aumentare la capacità di carico delle unità.

Le unita ro-ro del tipo FINNPULP, prima dell’allungamento avevano una stazza lorda di circa 26.000 tonnellate, erano lunghe 184 metri, larghe 26.5 metri e sono state realizzate tutte presso il cantiere cinese Jinling Shipyard, Nanjing tra il 2002 ed il 2012.

La prima nave ad essere allungata attraverso l’aggiunta di una sezione lunga 30 metri è l’unità Finntide, giunta in cantiere lo scorso 25 settembre  è stata tagliata, risaldata per un aumento complessivo della capacità di quasi un terzo. A breve tornerà ad operare nella tratta Uusikaupunki-Turku-Travemunde.

Il programma prevede di allungare un totale di 4 unità, più un opzione per altre 2 unità ro-ro. I lavori di allungamento sono stati affidati al cantiere polacco Remontowa, di Danzica, ogni unità resterà in cantiere circa 2 mesi e si concluderanno secondo previsioni, a maggio 2018. Una volta aggiunto il nuovo troncone, le unità disporranno di 1000 metri lineari di carico in più, rispetto agli attuali 3300 per un totale di 4300 metri lineari di carico disponibile.

La compagnia Finnlines è l’operatore leader nel trasporto ro-ro e passeggeri nel Mar Baltico e nel Mare del Nord, offrendo una vasta rete di autostrade del mare tra Belgio, Danimarca, Estonia , Finlandia, Germania, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Polonia, Gran Bretagna e Russia. Dispone di una delle più grandi flotte ro-ro e ro-pax, inoltre i suoi servizi sono connessi all’intera rete Grimaldi e alla costa orientale degli Stati Uniti attraverso Atlantic Container Line. Finnlines pone grande enfasi sulle questioni ambientali e di sicurezza e questi investimenti sono solo un’altra pietra miliare in una lunga serie di investimenti nella crescita sostenibile. L’aumento di capacità del 30% circa ridurrà considerevolmente il consumo di energia per unità trasportata rispetto alla nave originale. In altre parole, migliorerà ulteriormente l’efficienza energetica e contribuirà quindi a ridurre le emissioni.