photo: Chris Churchill

Venezia: addio Costa e 200mila passeggeri a favore di Trieste

Addio Venezia, è stato bello finché è durato. Questo deve essere più o meno l’ultimo saluto di Costa Crociere alla poco serenissima Venezia che ha visto il dirottamento di tutte le navi dedicate verso Trieste.

Il comunicato è alquanto agghiacciante. Dal prossimo anno Venezia, solo con Costa crociere perderà la bellezza di 200mila passeggeri. 

Il dato, nella sua crudezza, lo riferisce Sandro Trevisanato, presidente del Venezia terminal passeggeri (Vtp) che indica nelle lungaggini della politica “che ancora non ha preso una decisione – sottolinea – su come risolvere la questione” come il maggiore imputato nella vicenda assieme “a quei detrattori del porto – prosegue – che con le loro manifestazioni di protesta hanno inciso sulla nostra immagine”.

Costa – nell’accordo firmato dal suo Ad Michael Thamm con la Governatrice Debora Serracchiani e confermato dalla stessa compagnia – porterà a Trieste la Costa Mediterranea (85.700 tonnellate e 2.680 passeggeri) e su altre rotte e scali la Costa Fascinosa (114.500 tonnellate per 3.800 passeggeri) e la Magica (102.600 tonnellate e 3.470 passeggeri) già dal prossimo anno.

Lasciando, come dice Vtp , le ‘briciole’ a Venezia con la Costa Celebration (ex Grand Celebration) (47mila tonnellate e 1896 passeggeri), la Costa Deliziosa (92.600 tonnellate e 2.862 passeggeri) e la Costa NeoClassica (53mila tonnellate e 1.680) passeggeri: di fatto dimezzando l’accoglienza dello scalo lagunare.

“Abbiamo lavorato anni – ricorda Trevisanato – per diventare il primo scalo crocieristico del mediterraneo, dall’anno prossimo non lo saremo più e cederemo lo scettro a Barcellona”. “Il Governo al quale abbiamo scritto più volte – conclude amaro – aveva detto che in primavera ci sarebbero state le decisioni attese con una scadenza incombente, quella di maggio, in cui le società crocieristiche chiudono la programmazione. Bene i ritardi su ritardi hanno portato a questo e per il momento abbiamo perso solo Costa tra i maggiori clienti, chissà cosa faranno gli altri”.