La Marina a dieta

Passatemi il titolo sarcastico, secondo recenti programmi, saranno trenta le unità navali in corso di dismissione da parte della Marina
Militare
nel periodo 2012- 2018, contro le appena otto che entreranno in linea
nel medesimo periodo. 
Questo  è quanto
emerge dal Rapporto 2012 della Marina
Militare
, si parla inoltre in questo documento di contrazione della flotta
e dell’organico, oltre ad una radicale rivisitazione della struttura
organizzativa.
Legge delega della Difesa e l’ormai famosa “spending review” produrranno
importanti conseguenze, in primo luogo l’organico scenderà dai 34.000 effettivi
oggi  a meno di 27.000 nel 2024, in
parallelo alla contrazione del personale civile.

Per rendere più efficiente e snella la struttura degli enti,
saranno creati un Comando Scuole
responsabile della formazione del personale con sede ad Ancona, e un Comando
logistico
con sede a Napoli, che
diventerà il referente unico per il supporto tecnico-logistico delle navi, del
personale e dei singoli enti.

In parallelo è stata accelerata e allargata la dismissione
delle unità navali più difficili da mantenere, al fine di destinare le sempre
più ridotte risorse a vantaggio dell’esercizio. Entro il 2016 saranno dismessi
i pattugliatori di squadra classe Artigliere
e il primo lotto di fregate classe Maestrale
per un totale di sette unità, tre cacciamine, sei corvette e due sommergibili,
oltre a dodici navi di supporto secondo voci di banchina.

Le ridotte disponibilità finanziarie hanno determinato una
rivisitazione dei programmi di rinnovamento della flotta futuri, delle dieci
fregate multiruolo (Fremm) classe Bergamini,
ne sono state finora stanziate 6 di cui 5 entreranno in servizio entro il 2018
(sesta nel 2019).

Negli ultimi giorni dovrebbero essere approvati i fondi per la
Difesa che potrebbero essere destinati all’acquisto di ulteriori due navi, che
non saranno uguali a quelle attuali, ma avranno potenziate capacità.

Nel 2015 è prevista l’entrata in linea della nuova nave
supporto subacqueo polivalente, che svolgerà anche compiti di nave idrografica
maggiore, nel 2017-2018 sarà la volta di due nuovi sottomarini tipo U-212A, mentre è allo studio
l’acquisizione di una nave logistica e di una anfibia multi-missione. 
Nel
settore dell’aviazione di Marina
saranno contratti i numeri ma potenziate le capacità, infine la Guardia Costiera, indispensabile per la
sicurezza marittima, vedrà il potenziamento della propria componente aeronavale
con nuove unità maggiori ed elicotteri AgustaWestland
AW139
.


©Mirko; Pazzoperilmare.com